Da una settimana è uscito “Gourmet” il primo singolo tutto dal sapore estivo di Giulia Bruno in arte “Calce”
di Mariagrazia Bruno
La prima volta in cui mi hanno parlato di Giulia è stato circa 4 mesi fa, durante il lungo periodo di lockdown. Di lei mi ha incuriosito subito il suo cognome, che guarda caso è identico al mio, ma no, non siamo parenti.
Giulia è una ragazza di 17 anni, ha lunghi capelli scuri e due occhiali tondi da cui escono due grandi occhi verdi, studia musica al liceo artistico musicale “Simone Durano” di Brindisi
Una settimana fa invece il grande passo. Un singolo vero e proprio, “Gourmet“, con testo e musica completamenti ideati da Giulia, prodotto da Andrea Fiusco (Creative Deejay Academy) e con un video girato sulla litoranea ostunese, in cui compaiono tutti gli amici di Giulia, curato dalla fotografa Anna Rita Lodedo (AR-Style Foto). Quasi tre minuti di video che ti catapultano alle sonorità, ai ritmi e ai colori estivi sebbene l’aria sia già più fresca. Nel brano la voce avvolgente di Giulia si lega perfettamente ai loop e sample precisi e cadenzati della base fino a sposarsi più veloci nel ritornello più che orecchiabile.
In questi giorni ho sentito Giulia, e le ho fatto qualche domanda affinchè potesse oltre a quello che fa con la sua musica, raccontarci un pò di sè.
- Ciao Giulia raccontaci un pò di te.
Sono Giulia, ho 17 anni e studio al liceo musicale, sono una ragazza solare,simpatica e sempre disponibile. M’impegno molto nel sociale,frequento gli scout e non perdo un attimo per immergermi nel mondo musicale cantando ovunque e in ogni occasione. Molte volte la mia vita mi ha portato ad essere una persona molto insicura, grazie alla musica però questo aspetto nella mia vita è andato scemando con gli anni facendomi acquisire sempre maggior sicurezza in me stessa. Ormai sono 4 anni che studio canto, principalmente i miei generi musicali sono l’indie e il jazz ma i miei gusti musicali aprono i confini a qualsiasi tipo di musica. Inizialmente ero titubante sullo studiare questa materia, preoccupazioni dovute sempre a causa della mia insicurezza,andando avanti negli anni ho riscoperto la musicalità nelle mie corde vocali potenziandola sempre di più e con questa canzone ne ho dato un ascolto pubblico. - Per il tuo singolo hai scelto di usare il tuo nome d’arte che è Calce. Come mai la tua scelta è ricaduta proprio su questo termine?Perché Calce? Semplicemente perché mi piace. Non mi piace sempre cercare un perché alle cose che faccio, a volte è cosi, le si fa e basta! Per gusto personale. E’ come se qualcuno mi avesse suggerito questo nome,come se fosse già tutto scritto.
- Veniamo al tuo singolo. Com’è nato “Gourmet”?Durante la quarantena ho pubblicato sui social (FB- ndr) un video in cui cantavo, con la chitarra, due righe scritte a caso. Questo video ha riscosso molto successo e da qui è nata Gourmet. Gourmet, quindi, nasce per un’esigenza personale: quella di dire la mia, di far “sentire la mia voce”. In questa canzone infatti non ho un tema preciso ma faccio spazio a tanti argomenti come l’amicizia, la famiglia, l’amore, la globalizzazione, l’indie e la mia sentita voglia di vita!
- Non ci sono temi precisi, va bene, ma vuoi dirci che non c’è nemmeno un significato?Questa canzone ha un significato nascosto: dare importanza al genere Indie che ormai sta prendendo piede nel campo musicale italiano. Il ritornello è l’insieme di alcune canzoni indie che hanno spopolato nella scena musicale italiana; infatti sono presenti artisti come Tommaso Pardiso, Gazzelle, Calcutta, Motta, Canova, Coez, Pinguini tattici Nucleari, Franco 126 e altri meno conosciuti.
- Un titolo cortissimo. Una sola parola che racchiude in sè tutta la canzone. La scelta di Gourmet da cosa deriva?Ho scelto Gourmet perché nel mondo di oggi questa parola ha acquisito un valore non indifferente. Se è gourmet fa la differenza. Se è gourmet piace. Se è gourmet ha classe. Ma a volte ci perdiamo nelle mille accezioni di una parola che da positive facciamo diventare negative.
- Studi musica a scuola. Molti purtroppo non possono farlo e non hanno neanche le possibilità nè luoghi per poterlo fare nel tempo libero. Cosa ne pensi?Mi piacerebbe che i ragazzi avessero molte più opportunità per potersi esprimere con la propria arte, perché in fondo è quella che rende tutti un po’ “matti” e protagonisti della nostra vita.