Ecco i nomi dei protagonisti della seconda edizione de “La Piazza”, occhio a Roma ed a qualche sorpresa.
Si accendono le contrapposizioni politiche e torna di moda evocare la Piazza, antico luogo privilegiato della politica prima della crisi dei partiti e della nascita dei social. Ecco allora Giorgia Meloni che contro il nascente governo Cinquestelle-Pd si dice “pronta a scendere in piazza” e ci fa sapere che, se le consultazioni al Colle lo consentiranno, un salto a Ceglie Messapica vuole proprio farlo.
La aspettiamo, dunque, la combattiva leader di Fratelli d’Italia, a “La Piazza”, la tre giorni di confronto tra big della politica e cittadini organizzata da Affaritaliani.it a Ceglie Messapica in collaborazione con l’amministrazione comunale.
E aspettiamo anche, nella seconda serata di sabato 31 agosto, a commentare nel bene o nel male l’evoluzione della crisi politica, la grillina Barbara Lezzi, ministra per il Mezzogiorno, il leghista Jacopo Morrone, sottosegretario alla Giustizia, il capogruppo al Senato di Forza Italia Anna Maria Bernini e, nel ruolo di discussant, il presidente della Democrazia Cristiana e gran conoscitore dei riti e dei segreti del Palazzo Gianfranco Rotondi.
Domenica primo settembre a scendere in Piazza saranno invece il grillino sottosegretario agli Esteri Manlio De Stefano, il governatore della regione Puglia Michele Emiliano, un nome gettonato in queste ore anche come possibile ministro, il vicepresidente dei senatori del Partito Democratico Franco Mirabelli, il leader di Cambiamo Giovanni Toti, che dopo la rottura con Forza Italia lancerà da Ceglie il suo movimento, e Stefano Fassina, economista di Leu, sovranista di sinistra favorevole ai mini bot, che piacerebbe tanto, nell’universo grillino, come ministro di svolta dell’Economia. Nel ruolo di discussant, scenderà in Piazza un uomo di grande esperienza e cultura internazionalista come Giovanni Castellaneta, autore di “In prima fila, quale posto per l’Italia nel mondo?”.
Tutti in Piazza, dunque. Per capire e confrontarsi in tempo reale e fuori dai social, in un momento di grande incertezza politica. Scrutando il difficile e complesso futuro che ci aspetta. Con l’orecchio teso verso Il Palazzo romano e le sue evoluzioni e convulsioni. Senza escludere sorprese dell’ultima ora.